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Nutrizione nella donna in gravidanza e in allattamento

Le donne detengono un ruolo determinante nella “programmazione” del metabolismo dei figli: prima attraverso le preferenze alimentari nel corso della gravidanza, poi con l’allattamento, infine durante lo svezzamento. Le madri successivamente continuano ad influenzare le abitudini alimentari del bambino, sono quindi indispensabili per diffondere i principi alla base di una corretta alimentazione.

In gravidanza e in allattamento, mamma e bambino condividono i micro- e i macro-nutrienti disponibili, perciò la dieta materna deve garantire i bisogni nutrizionali di entrambi.

L’alimentazione influenza direttamente la salute della donna, del futuro neonato e dell’andamento della gravidanza. Deve quindi essere equilibrata e varia.

Al concepimento, la gestante dovrebbe avere un peso ideale, per mantenerlo nei successivi tre mesi e terminare la gravidanza al massimo con 8-10 kg in più dall’inizio.

La dieta deve essere ricca di aminoacidi essenziali (carne, pesce, formaggi).

Ancor prima del concepimento e durante i primi tre mesi di gravidanza, bisogna integrare la dieta con acido folico, per ridurre il rischio d’insorgenza di spina bifida nel feto.

Durante la gravidanza, il fabbisogno di vitamine e sali minerali cresce.

Il fabbisogno energetico, invece, aumenta proporzionalmente alle sue condizioni iniziali.

Se in normopeso, la richiesta aggiuntiva è di 250 Kcal; se in sottopeso, tale richiesta si porta a 300 Kcal, mentre, se in sovrappeso, scende a 200 Kcal al giorno. A questi dati aggiungo le informazioni e le caratteristiche individuali.

Anche in gravidanza, una corretta alimentazione deve essere accompagnata da una sana attività fisica.

E’ inoltre essenziale la giusta idratazione (circa 2 litri al giorno).

Durante l’allattamento, consiglio in genere un aumento calorico medio quotidiano pari a circa 500 Kcal, ma, anche qui, il giusto fabbisogno va valutato attentamente su base individuale.

La ricchezza di nutrienti del latte materno è strettamente legata a come si alimenta la mamma. Una scorretta alimentazione, carente per alcune vitamine, ad esempio, minerali o proteine, porta carenze nutrizionali al neonato.

La dieta deve essere varia, ricca di acqua, frutta, verdura, proteine nobili (pesce, carne bianca).

Meglio evitare invece bevande alcoliche o sostanze nervine (tè, caffè, cacao, coca cola).

Il consumo di acqua deve salire a circa 2,5 litri al giorno (tra acqua, spremute, estratti o centrifugati, brodi).

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